La parola del Signore rimane in eterno. E questa è la parola del vangelo che vi è stato annunziato.1Pt,25

sabato 29 aprile 2023

🕊

Come ogni anno,oltre a cercare di raggiungere il luogo dove il Cielo incontra la terra non proprio in questi giorni di festa ma come ritiro di Grazia almeno qualche giorno l'anno,testimonio fattivamente quella che non è una devozione tra le tante,non un attaccamento parolaio ma il vivere ciò che si proclama nel Credo.
Infatti ,ogni anno, cerco di proporre qualcosa per me fondamento quotidiano,perché senza questo credere,pregare ed affidarsi alla protezione,azione angelica, di San Michele in primis,non sarebbe possibile Vivere con la V maiuscola appunto nè la quotidianità nè la Fede.
Credo nelle Cose visibili ed invisibili.
Tutto cominciò con un Arcangelo che andò da Maria,tutto continua con questa Assistenza continua pur se invisibile,questo che sfocierà,e lo leggiamo nell'Apocalisse di San Giovanni, non nella cronaca della visione spiccia, in San Michele ed i Suoi Angeli contrapposti a coloro che si ribellarono alla natura umana di Cristo appunto non servendola.
Se sapessero il valore e il potere di cui Dio riveste l'ultimo degli Arcangeli!Esclamava il Santo Curato d'Ars,se non erro,comunque un Santo.
Sta di fatto che Angeli disputeranno con angeli decaduti, scrive San Giovanni,e così è in ogni lotta interna soprattutto, od esterna, quotidiana. 
Quindi questa non è una devozione è un esplicamento molto pratico di quella che San Paolo  definisce una lotta non contro creature fatte di carne e sangue,ma contro i Principati e le Potestà,contro i dominatori di questo mondo di tenebra,contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
Dicesi a Roma quasi esser paraventi,ma quasi,perché credo,e scusate la ripetizione, che Credere nel Credo che proclamiamo, sia innanzitutto fruttuoso per il nostro Cuore ma anche cervello ed Anima.
Paravento perché...
Perché sappiamo che non possiamo assolutamente competere nè per intelligenza,nè per potenza,nè per azione anticipante,immediata con l'ultimo degli Angeli,per natura puro Spirito.
Certo Gesù si unì alla natura umana non angelica quindi,con Cristo e per Volontà del Padre,tutto è possibile certamente, ma l'Angelo c'è sempre,se non ad agire direttamente ad Annunciare,Consigliare,Proteggere,Indicare modalità per la creatura.
Quindi sarà a dir poco fruttuoso avvalersi della  presenza Viva del nostro Angelo Custode,e di San Michele in questo caso.
Questo piccolo cammino verso il giorno della Sua Apparizione al Gargano,che tengo a dire coincide con la Festa della Madonna di Pompei per volontà precipua del Beato Bartolo Longo devotissimo (in romano abbiamo visto si direbbe più simpaticamente secondo me)dell'Arcangelo Michele, che volle che le date coincidessero.
San Camillo si convertì su quella terra,San Francesco non entrò ma lasciò un segno su pietra,Santa Brigida fu pellegrina nella Celeste Basilica,Santa Chiara lo sollecita nella Sua Benedizione...
Quindi per chi non sapesse cosa accadde la storia di ciò che accadde,preghiera e poesia,prosa che è poesia e un buon finale d'Oggi🕊🙂

Così narra un’operetta agiografica, datata tra il V e l’VIII secolo, il Liber de apparitione Sancti Michaelis in Monte Gargano (Apparitio):

«Vi era in questa città un uomo molto ricco di nome Gargano che, a seguito delle sue vicende, diede il nome al monte. Mentre i suoi armenti pascolavano qua e là per i fianchi di scosceso monte, avvenne che un toro, che disprezzava la vicinanza degli altri animali ed era solito andarsene da solo, al ritorno dal gregge, non era tornato nella stalla. Il padrone, riunito un gran numero di servi, cercandolo in tutti i luoghi meno accessibili, lo trova, infine, sulla sommità del monte, dinanzi ad una grotta. Mosso dall’ira perché il toro pascolava da solo, prese l’arco, cercò di colpirlo con una freccia avvelenata. Questa ritorta dal soffio del vento, colpì lo stesso che l’aveva lanciata».

Turbato dall’evento, egli si recò dal vescovo che, dopo aver ascoltato il racconto della straordinaria avventura, ordinò tre giorni di preghiere e digiuno. Allo scadere del terzo giorno, al vescovo Maiorano apparve l’Arcangelo Michele che così gli parlò: «Hai fatto bene a chiedere a Dio ciò che era nascosto agli uomini. Un miracolo ha colpito l’uomo con la sua stessa freccia, affinché fosse chiaro che tutto ciò avviene per mia volontà Io sono l’Arcangelo
Michele e sto sempre alla presenza di Dio. La caverna è a me sacra. E poiché ho deciso di proteggere sulla terra questo luogo ed i suoi abitanti, ho voluto attestare in tal modo di essere di questo luogo e di tutto ciò che avviene patrono e custode. Là dove si spalanca la roccia possono essere perdonati i peccati degli uomini. Quel che sarà qui chiesto nella preghiera sarà esaudito. Va’, perciò, sulla montagna e dedica la grotta al culto cristiano».

Ma, poiché quella montagna misteriosa e quasi inaccessibile era stata luogo di culti pagani, il vescovo esitò prima di decidersi ad obbedire alle parole dell’Arcangelo.

(Prima parte)


Immagine dalla galleria di quest'estate😊

“Dall'alto, così muoversi a perdita d'occhio, non avevo mai visto il grano
giovane. Soggiace appena al suo alito in fiore; ma è un alito immenso, un
alito di felicità finalmente palese, davvero da terra risorta. Un alito di Pasqua,
davvero di terra finalmente di luce […]. Calando dai monti portato all'infinito in palma di mano, è stamani il Tavoliere d'una freschezza e d'una felicità...”,
VL p. 301)

Giuseppe Ungaretti

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