Lodiamo la Santissima Trinità Eco d'amore del Nome davanti a cui ogni ginocchio si piega.
Oggi memoria facoltativa del Santissimo Nome di Gesù e quanto potremmo sublimemente dire solo su questo?
E non a livello poetico o emozionale ma davvero operativo🙂
Lo storpio li guarda e Pietro gli dice: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, alzati e cammina!» (At 3,6)
Giovanni 14,13-14
13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Leggiamo nel Vangelo di Giovanni,così dice Gesù.
«Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,20).
Operatività e Comunione in questo Nome.
Il monogramma veramente unico che Creò San Bernardino da Siena.
Vorrei mettere qualcosa con Gioia,anche la mia prima ammissione al Terz'Ordine fu il giorno di San Giacomo della Marca fautore e promulgatore strenuo del Nome di Cristo.
La mia preghiera,chi mi conosce lo sa,da quella con un ammalato a quella tra sorelle,a quella interiore è sempre,inizia sempre,:"Nel Nome di Gesù" e lo testimonio non per strani motivi,ma per risvegliare la consapevolezza dell'importanza di dire quel Nome che è davanti ad ogni mio dire.
Questo scritto?
Nel tuo Nome Gesù,se vuoi fammi scrivere Grazie Padre per il Tuo Amore.
Ho racchiuso quello che avrei voluto dire in questa breve invocazione alla Trinità.
Giovanni scrive: " Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!"
Primo, il Padre ci Ama,siamo Suoi Figli nel Battesimo.
E tutto poi nasce da un essere prima e un esser dopo.
Se noi ci riconosciamo Figli saremo dopo il Padre,prima È Lui.
Così dice Giovanni Battista di Gesù.
Così dice Gesù del Padre.
Una volta capito ed introiettato con docilità, Amore, questo concetto razionalmente ,passando per il Cuore,si agirà da uomini e donne veramente completi e liberi.
Il giogo dolce è questo,quello che anche Gesù dice Suo.
La partenza quindi sarà, e riporto qualcosa che ho interiorizzato e sto lasciando lavorare dentro,capire questa secondarie di figli,accoglierla e vederla agire.
Perché la Grazia è così.
Noi ci mettiamo la piccola Volontà però.
Pregando il Padre, dicendo,nel Nome di Gesù, rendimi docile alla Tua Volontà, al considerarti prima perché mio Creatore,perché Colui che ha dato il Suo Unico Figlio per mio Amore.
Dammi ,nel Nome di Gesù, la Fiducia nel Tuo guidarmi,del Tuo portarmi a Salvezza,a Gioia Piena senza Fine!
Dammi l'umiltà di considerarmi a Te secondo, perché è mia realizzazione piena lo stare nelle Tue Mani Sapienti.
La Parola è tutta incentrata su questo togliere i peccati e stare.
Lo dicono entrambe i Giovanni sia Evangelista che Battista.
Quindi anche stamattina ricordiamoci e sostiamo davanti alla modalità in cui Cristo purifica,in cui Cristo lava il nostro peccato.
Lo ha preso su di sè e lavato sulla Croce.
Chiunque ha la Speranza di quella somiglianza ,segno insito nel nostro Essere con la Creazione,purifica sè stesso.
E come può farlo?
Tramite la Croce di Cristo,tramite il Suo Preziosissimo Sangue che ci riscatta,libera dalla schiavitù del peccato.
Non è libertà il peccato,non è libertà mettersi al posto di Dio scegliendo soli ciò che crediamo sia il meglio e si riduce a scelta solo contingente e con data di scadenza.
Siamo fatti per il "per sempre vivere",non ce lo dimentichiamo,nel Nome di Gesù!
Si perché chi ce lo fa scordare,chi ci fa dubitare di Dio,del meglio che apparecchia ,direbbe Francesco, per noi, è solo l'accusatore purtroppo e ,si allontana solo nel Nome, non nostro, ma di Gesù.
Rimanere altro termine ricorrente che significa una cosa bellissima.
Come stavate in braccio a papà?
A mamma a nonna non so...
Eh...iniziamo ad assaggiare questa Eternità in questo modo,il Padre non vorrebbe altro ,ha dato Suo Figlio per i nostri peccati e vuole parlare,stare Lui,sempre per Primo,con noi.
Nel Nome di Gesù che se ne vada il tanto,il troppo,nelle nostre vite che non ci permette questo balzo leggero nelle Sue Mani!
Non è facile.
Lo so per esperienza personale.
Qualche anno fa mi facevano un esempio ,una storiella,che era quella dell'uomo aggrappato al burrone a cui Dio diceva :"Buttati io ti prenderò"e l'omino a dire :"Ma tirami su!,aspetto qualcuno che passa!"
Cadde e non fu preso.
Non capiamo che le mani ad un certo punto cederanno,bisogna capire,decidere, se vogliamo adagiarci in una vettura di Braccia Eterne o sul terreno.
Gesù è lì inchiodato d'Amore per noi,per noi nel peccato e non perfettissimi.
Quanto rimane per noi!
Chiediamo, nel Nome di Gesù, l'immensa Grazia di comprendere quale Grande Amore Dio Padre ci Donò ed a quale Salvezza siamo chiamati.
Il mezzo l'Agnello di Dio al Quale imploriamo, in ogni Celebrazione Eucaristica ,Pietà.
Chiediamolo con forza,nel Nome di Gesù,per le piaghe del serafico padre e l'intercessione potente della nostra Madre e Regina.
Dio sia Benedetto e ci Benedica nel Suo Eterno Amore
E volevo metterlo prima poi le parole sono andate altrove quindi condivido qualche cenno sul monogramma bellissimo.
Il grande predicatore del ‘400, San Bernardino da Siena, seguace di San Francesco, propagò con grande slancio la devozione al S.S. Nome di Gesù, perché
“in nessun altro nome c’è la salvezza; non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale è stabilito che possiamo essere salvati” (At 4,12).
Il santo creò, quindi, un simbolo consistente in un sole raggiante in campo azzurro con le lettere IHS che sono le prime tre del nome di Gesù in greco.
Sopra la lettera H mise un allungamento dell’asta a rappresentare la croce di Cristo, quella che tutti debbono portare per la sequela al Cristo.
Il disegno fu realizzato dal frate francescano che in seguito, proprio per questa sua capacità di comunicare, divenne il patrono dei pubblicitari.
Con un’intuizione dettata, forse, dallo Spirito Santo, San Bernardino affinché rendesse sempre più efficace la sua predicazione inventò quindi questo emblema che, in breve, si diffuse grandemente e spesso sostituì anche stemmi e blasoni di antiche Corporazioni.
Da Siena, città del santo, dove fu esposto sulla facciata del Palazzo Pubblico e dove si trova ancora oggi, il monogramma si diffuse capillarmente, grazie anche al passaggio di Bernardino e dei suoi seguaci in giro per l’Italia.
In breve questa sorta di stemma arrivò in tutta Europa, portando capillarmente il messaggio del Figlio di Dio, la sua sofferenza sul Calvario, il trionfo della Resurrezione e l’Ascensione al Cielo.
Figurava sugli stendardi e su tavolette di legno che il santo francescano poggiava su tutti gli altari dove celebrava la Santa Eucarestia.
Bernardino non aveva creato un disegno a caso.
Tutto in quel logo antico aveva un significato: il sole centrale per il santo rappresentava il Cristo fonte di vita che irradiava amore e carità; i dodici raggi richiamavano i discepoli, gli Apostoli inviati dal Cristo a portare la Parola; gli otto raggi diretti ricordavano le Beatitudini e la felicità dei Beati; il celeste dello sfondo era il simbolo della fede.
Nell'originale disegno, San Bernardino scrisse anche in latino le belle parole tratte dalla Lettera di San Paolo alla comunità di Filippi:
“Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi sia dagli esseri celesti, che dei terrestri e degli inferi”.
Si legge nel Sermone 49 del santo:
“Tu, o Gesù, onore dei credenti, forza di coloro che operano, Tu sostegno dei deboli, per Te i malati sono sanati, le colpe perdonate, e coloro che soffrono sono irrobustiti”.
Il sole raggiante del Santissimo Nome di Gesù, illumina, riscalda, feconda nei secoli perché tutti abbiano il Cristo “nella mente, nel cuore e nelle opere che accompagnano il cammino di ogni giorno”.
Questa immagine anch'essa emblematica della Verità e centralità di Cristo che precede nella vita e predicazione del Santo.
Armonia
d'orma,
mio interceder
suona.
Eco di sfiorata
corda.
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3/1/2023🌱 Santissimo Nome di Gesù
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