lunedì 15 maggio 2023

🕊

Ma a mano a mano che si chiariva ai suoi occhi e nel suo spirito la missione del Figlio, 
ella stessa come Madre si apriva sempre più a quella «novità» della maternità, che doveva 
costituire la sua «parte» accanto al Figlio. Non aveva dichiarato fin dall'inizio: «Eccomi, sono 
la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto» (Lc 1,38)? Mediante la fede Maria 
continuava ad udire ed a meditare quella parola, nella quale si faceva sempre più trasparente, 
in un modo «che sorpassa ogni conoscenza» (Ef 3,19), l'autorivelazione del Dio vivo. Maria 
madre diventava così, in un certo senso, la prima «discepola» di suo Figlio, la prima alla quale 
egli sembrava dire: «Seguimi», ancor prima di rivolgere questa chiamata agli apostoli o a 
chiunque altro (Gv 1,43).
(Giovanni Paolo II, Redemptoris Mater, n. 20)


Della Madre di Dio si dice una sola frase: «Custodiva tutte queste cose, meditandole nel
suo cuore» (Lc 2,19). Custodiva. Semplicemente custodiva. Maria non parla: il Vangelo non
riporta neanche una sua parola in tutto il racconto del Natale. Anche in questo la Madre è
unita al Figlio: Gesù è infante, cioè “senza parola”. Lui, il Verbo, la Parola di Dio che «molte
volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato» (Eb 1,1), ora, nella «pienezza del
tempo» (Gal 4,4), è muto. Il Dio davanti a cui si tace è un bimbo che non parla. La sua maestà
è senza parole, il suo mistero di amore si svela nella piccolezza. Questa piccolezza silenziosa è
il linguaggio della sua regalità. La Madre si associa al Figlio e custodisce nel silenzio.
(Francesco, Omelia, 1 gennaio 2018)

Contemplando nella Madre di Dio un’esistenza totalmente modellata dalla Parola, ci
scopriamo anche noi chiamati ad entrare nel mistero della fede, mediante la quale Cristo viene
a dimorare nella nostra vita. Ogni cristiano che crede, ci ricorda sant’Ambrogio, in un certo
senso, concepisce e genera il Verbo di Dio in se stesso: se c’è una sola Madre di Cristo secondo
la carne, secondo la fede, invece, Cristo è il frutto di tutti. Dunque, quanto è accaduto a Maria
può riaccadere in ciascuno di noi ogni giorno nell’ascolto della Parola e nella celebrazione dei
Sacramenti.
(Benedetto XVI, Verbum Domini, n. 28)



Maria nostra Madre è buona e tenera, non c’è nulla in lei di austero e scostante, nulla di troppo alto e di troppo abbagliante; guardando lei, noi vediamo la nostra semplice natura. Ella non è il sole, che per la violenza dei suoi raggi potrebbe abbagliarci a causa della nostra debolezza; è invece bella e dolce come la luna, che riceve la luce dal sole e la tempera per renderla adatta alla nostra debole portata. È così piena di carità che non rigetta nessuno di coloro che invocano la sua intercessione, anche se sono peccatori; dicono i santi: non si è mai sentito dire, da che mondo è mondo, che qualcuno sia ricorso alla Vergine santa con fiducia e perseveranza e sia stato da lei rifiutato. Ella è così potente che mai le sue domande sono state rigettate; non ha che da presentarsi davanti al Figlio suo per pregarlo e subito egli accoglie ed esaudisce; egli viene sempre vinto amorevolmente dal suo seno, dal suo grembo e dalle preghiere della sua cara Madre.
(Trattato della vera devozione a Maria, 85)

E per chi volesse ,da Ausilia,(4*ed ultimo nome all'anagrafe) non posso che condividere
Buon proseguimento d'Oggi 🙂🕊

Nessun commento:

Posta un commento