cioè proteggere, custodire nel suo cuore il passaggio di Dio nella vita del suo popolo. Dal suo
grembo imparò ad ascoltare il battito del cuore del suo Figlio e questo le insegnò, per tutta la
sua vita, a scoprire il palpitare di Dio nella storia. Imparò ad essere madre e, in
quell’apprendistato, donò a Gesù la bella esperienza di sapersi Figlio.
(Francesco, Omelia, 1 gennaio 2017)
La divina maternità è il vertice più alto di tutti i doni di grazia, che ella ha ricevuto dal
Padre celeste, il dono al quale tutti gli altri sono finalizzati. La grandezza di Maria è
soprattutto in questa missione di maternità nei confronti del Verbo divino, fatto uomo nel suo
grembo purissimo. Tutta la vita e tutta la santità di Maria si proiettano nella incomparabile
missione di consentire il realizzarsi del mistero dell’Incarnazione, di essere cioè Madre di quel
“Figlio dell’uomo” che è allo stesso tempo Figlio di Dio, quel Figlio che, mentre ascolta ed
accondiscende alla sua voce materna e premurosa, ancor più ascolta e segue i comandi del
Padre che è nei cieli.
(S.Giovanni Paolo II, Angelus, 1 gennaio 1989)
Essendo intimamente penetrata dalla Parola di Dio, ella può diventare madre della
Parola incarnata.
(Benedetto XVI, Deus Caritas est, n. 41)
Cantique.20 sottolineo la foto perché è una frase veramente bella e posso evidenziare senza rovinare il testo😊
Buon proseguimento d'Oggi 🙂🕊
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