sabato 26 novembre 2022

27/11/2022


27/121/2022

sabato 26 novembre 2022

27/11/2022

 https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/

Lodiamo la Santissima Trinità in questo nuovo giorno.
 Nuovo blog, nuovo parte del cammino🙂 ho scelto il 27 che, oltre ad essere una ricorrenza mariana a cui sono particolarmente legata,è sempre rima di miracolo, di fondamento per eventi che ,improvvisi o meno,per pura Grazia, in quel dì avvengono. 
Anche oggi infatti,oltre a questa bellissima novità, riconfermerò ad esempio la mia vocazione francescana,rinnovando la mia promessa nell'Ordine Francescano Secolare.
Ma andiamo alla Parola che è lo scopo dello scrivere,dell'Esserci,lampada al cammino. 
Mi colpisce ,e sottolineerei la differenza tra prendere ed attendere. 
Secondo me snodo essenziale e decisivo che presuppone diverso sguardo e prospettiva di corsia appunto. Ti prendo la mano,ti tendo la mano. Questa immagine prevede una consequenzialità temporale. 
Ti tendo la mano,tu la prendi. il prendere è sempre successivo al tendere,all'at tendere. Tutto è regolato in semplicità nella Creazione. La Creazione attende la pioggia per germogliare,la creatura attende il Creatore per ricevere la pienezza dell'Esistenza. Ogni cosa attesa prevede veglia,attenzione, dispendio d'energia protesa alla preparazione,all'accoglienza.
 Veglia è sinonimo esatto di Cura.
 Da madre so cosa significa,ma anche nel mio lavoro posso sentire quanto una persona, nell'Essere vegliata, acquisti sicurezza,si senta amata e degna anche delle ore di sonno di qualcun'altro. 
Quel tempo impagabile sia per chi lo dà che per chi lo riceve. 
Vegliare per proteggere quindi,per curare una costruzione che sia l'alba dopo un malessere,o di un nuovo giorno,o di una nuova Terra o un nuovo Cielo. 
In un recente ascolto ho sedimentato l'idea che appunto la fine del mondo per noi Cristiani è già arrivata,questo sconvolgimento totale di fronte,rotta,nostra destinazione possibile,è già avvenuto.
Con la Sua morte e la passione,Gesù,vincendo la morte ed il peccato,dona a noi il giudizio nuovo ,non di condanna,ma di possibile Redenzione. 
Sta quindi a noi scegliere davanti a quest'Amore indicibile del Padre,cosa vogliamo e vogliamo in Eterno.
Quindi il giudizio è stato già offerto vitalmente in quella che, se accolta, è la nostra via di Misericordia e Salvezza da intraprendere ogni giorno o quella dell'indifferenza o addirittura del rifiuto o disprezzo.
 Nel testo evangelico di oggi leggiamo presa,lasciata.
 Questo verbo prendere che ritorna come a dirci che è tutto lì lo snodo,modus operandi che anche Dio ripete, perchè Lui,nella Sua Infinita Misericordia e Grazia,cerca il modo più esatto per comunicare e farsi/ci comprendere.
 Più che incarnarsi un Dio per esserci vicino in ogni sfaccettatura cosa doveva fare?
Ci parla con il nostro linguaggio e,dopo essere morto in Croce per noi ,ed aver vegliato una vita(tutta la nostra vita fino all'ultimo secondo), prende o lascia. 
Dopo,aver trascorso l'intera vita di un individuo come possiamo essere io o te ,ad attendere che il nostro Cuore batta per Lui. 
Questo lo rivelò a Santa Faustina cantrice e segretaria della Sua Misericordia.
 Sto in attesa che il Cuore del peccatore,che siamo tutti,sempre io per prima,batta per me. 
E noi? 
Attendiamo Lui,ci ricordiamo ogni tanto del Signore tra i nostri tantissimi importanti impegni? 
Lo chiedo sempre a me ovviamente.
Mi chiedo se preparo la culla con un rinnovato slancio di tenerezza,ascolto,pazienza,rapporto con Lui. 
Quanto siamo prendere e quanto attendere? Quanto il nostro prendere è fulcro? 
Talmente al centro da farci percepire ogni legittima ripresa del vero Signore,una rapina. Cosa posso dare a Te che tu non hai o mio Signor,io poca cosa e Tu l'immensità e la bontà... Diceva un canto ed è verissimo.
 Anche in senso di ridare.
 Se tutto a Dio appartiene cosa prende che già non ha? 
Si riferisce soltanto alla dimensione temporale, finita,legata a questo mondo. 
È percepito ladro Colui che ha donato la Vita per redimere noi peccatori.
Il Creatore e Signore dell'Universo che ci ama immensamente e ha già segnato il nostro destino,la nostra corsia di Misericordia, attraverso l'Incarnazione,Passione e Morte del Suo Unico Figlio.
 Sta a noi,ogni giorno scegliere,nella semplicità e complessità della nostra vita di creature,amministratrici della realtà in cui ci muoviamo ed esistiamo.
 Tutto nella giusta ottica creaturale,che è quella vera,che compete ed appartiene,acquisterà nuovo significato. 
Ricordarci sempre chi siamo e di chi siamo Figli,lasciarci attraversare dalla consapevolezza di piccolezza si,ma anche dall'eredità spirituale immensa,liberante definitivamente, già sancita sulla Croce.
 La Parola Bella è vegliare e vorrei aggiungere un passo che mostra l'altra grande chiave d'attualizzazione del tutto. 
L'imitazione.
 Chi ama imita ,e il Signore ripete prendere per entrare nel nostro linguaggio e modus operandi,per l'ennesima volta per toccare e scardinare questo errato principio della nostra azione.
 Ci ama anche correggendo,facendo capire che il "prendere" non è la soluzione, non è giusto nè nel nostro vivere ,nè nella considerazione di Lui come ladro o spietato che alla mola ne prende una o uno. 
Ci invita a smettere di prendere!
 E usare,imitando,il termine Dono. 
17Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio. 
Leggiamo in Giovanni10,17 che nessuno gliela toglie in questo caso parlando della sua offerta per la nostra Salvezza. 
Noi non siamo chiamati alla morte di Croce come Gesù ma siamo chiamati ad imitarlo offrendo le nostre giornate al servizio del Suo Amore e del prossimo offrendo a Lui gioie e giorni più difficili. 
E usare,imitando,la parola vegliare.
 Il Salmo 121(a parimerito o subito dopo del mio preferito da sempre 85): 
Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. 4 Non si addormenterà, non prenderà sonno, il custode d'Israele. 
Imitiamo Gesù.
Cerchiamo di comprendere la dimensione d'attesa e di entrare con Gioia,preparazione,dinamica vasta e lungimirante.
Chiederei questa Grazia Oggi per le piaghe di Francesco,e l'intercessione potente della nostra Madre e Signora, Maria Santissima. Dio sia Benedetto,ci Benedica e custodisca nella Sua Grazia e nel Suo Eterno Amore Lode al Padre,al Figlio,allo Spirito Santo ch'è Signore e dà la Vita. 


Presa, 
creata, 
salvata, 
nel girotondo di fiati. 
Soffio d'anelato sempre.
In pazienti, 
in arcati, 
inchiodati,
legni stradivari, 
presi, 
creati, 
salvati. 
Suonati
da Vento 
certo.
Uguali 
gli occhi
d'attesa

 27/11/2022🌱

https://youtu.be/4tptCuBDTh8

https://youtu.be/SWz3YmYgn2o



http://www.preghiereagesuemaria.it/suppliche/supplica%20alla%20madonna%20della%20medaglia%20miracolosa.htm

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